La TECARTERAPIA produce nell’organismo la riattivazione dei naturali meccanismi riparativi e antinfiammatori senza proiezione di energia radiante dall’esterno. Questo si ottiene applicando ai tessuti biologici il principio fisico del condensatore. All’emissione degli impulsi elettrici, le cariche all’interno del corpo vengono attratte e respinte, riproducendo l’effetto condensatore, sollecitando i tessuti con un’azione dall’interno senza dissipazioni di energia. L’efficacia della tecarterapia si basa sulla possibilità di trasferire energia biocompatibile ai tessuti lesi, senza alcuna somministrazione dall’esterno, ma inducendo dall’interno delle correnti di spostamento attraverso il movimento alternato delle cariche elettriche che, sotto forma di ioni, sono i costituenti essenziali di ogni substrato biologico.
Riequilibra il potenziale elettrico della membrana cellulare e accelera il metabolismo ultrastrutturale delle cellule richiamando sangue ricco di ossigeno nei tessuti velocizzandone il flusso e facilitando il drenaggio linfatico dalle aree periferiche.
Per l’effetto Joule prodotto dalle correnti di spostamento induce una endotermia profonda e omogeneamente diffusa con conseguente rilasciamento muscolare.
Aumentando la velocità di scorrimento dei fluidi drena la stasi emolinfatica, tonifica le pareti vascolari.
Il sistema TECAR offre il vantaggio di ottenere risultati in profondità incrementando la temperatura dall’interno verso l’area di applicazione senza che la cute sia attraversata da alcuna forma di energia. Si ottiene quindi una temperatura omogenea (avendo correnti di spostamento costanti), un’estrema focalità di trattamento (agendo sulla potenza erogata) potendo escludere le zone in cui vi siano controindicazioni, ed una innocuità del trattamento anche in presenza di protesi di sintesi.
La tecarterapia associa le due modalità, modalità capacitiva e modalità resistiva, che agiscono in modo selettivo e complementare. La modalità capacitiva agisce specificatamente sui tessuti molli (muscoli, sistema vascolare, sistema linfatico,..) In modalità resistiva il sistema coinvolge esclusivamente i tessuti a maggiore resistenza (ossa, cartilagini, grossi tendini,..).
Potendo concentrare l’intervento su una tipologia di tessuto, con lo strumento capacitivo/resistivo il terapista può costruire un programma di cure dettagliato, articolato in due/tre fasi.
Distende i tessuti e migliora l’estensibilità della muscolatura.
Agisce in profondità, sui tessuti ossei e fibroconnetivali, riattivando i processi metabolici.
Rivitalizza la muscolatura ipotrofica da impotenza funzionale recuperando il tono muscolare.
Non si ha dissipazione endotermica. Biostimolazione cellulare per aumento dell’attività metabolica e del microcircolo per aumentata produzione di ATP e del consumo di ossigeno.
Incremento della temperatura interna nella zona controllata dall’elettrodo attivo isolato con una vasodilatazione del microcircolo. Aumentano gli scambi metabolici e quindi il flusso ematico locale.
Vasodilatazione con notevole aumento del flusso emolinfatico. Biostimolazione.
Controindicazioni: Controindicata per donne in stato di gravidanza, aree con ferite aperte o scottature recenti. I soggetti portatori di pacemaker devono consultare il loro cardiologo.