Magnetoterapia

Consiste nell’impiego di campi magnetici a scopo terapeutico. Gli impulsi elettromagnetici son in grado di eccitare le cellule e, di conseguenza, determinano una rapida azione di rigenerazione dei tessuti ossei e cutanei. Risultano capaci di stimolare una maggiore assimilazione del calcio, molto importante per le ossa che, rinforzandosi sensibilmente, sono meno soggette al rischio di fratture e all’insorgenza dell’osteoporosi o di altre malattie degenerative.

Tali impulsi migliorano la circolazione sanguigna ed inoltre stimolano la produzione di endorfine da parte del sistema neurovegetativo, con una conseguente riduzione della sensazione di dolore associata ai diversi stati patogeni ed un’efficace azione antinfiammatoria. Gli strumenti di magnetoterapia generano campi magnetici di bassa frequenza e bassa intensità, gli strumenti di elettromagnetoterapia erogano campi elettromagnetici variabili e di frequenza elevata. I campi magnetici utilizzati nella terapia hanno una frequenza fino a 100 Hz ed una intensità fino a 100 Gauss.

Il campo magnetico viene emesso da un solenoide di varie dimensioni o da diffusori da posizionare sulla zona da trattare. Il solenoide è contenuto nella parete di un cilindro cavo, al cui interno si colloca la parte corporea da trattare. I campi magnetici più usati sono prodotti da correnti sinusoidali o rettangolari di bassa frequenza. Possono essere erogati in modo continuo o pulsante.

TECNICA DI APPLICAZIONE

Lo strumento utilizzato per la magnetoterapia è costituito dal solenoide e munito di diffusori.  L’intensità del campo magnetico varia tra 1 Gauss e 100 Gauss. Campi inferiori a 10 Gauss hanno un effetto sedativo, campi tra 10 Gauss e 40 Gauss  provocano un’azione vascolare con rilasciamento muscolare, campi superiori a 50 Gauss hanno un effetto antiflogistico, antiedemigeno e biostimolante.

Controindicazioni: Controindicata per portatori di pace-maker, malattie esantematiche e in presenza di stati emorragici.

esistono però diverse controindicazioni. Esistono alcuni casi in cui è meglio non usare i magneti molto forti (superiori ai 1.000 gauss), o meglio la magnetoterapia:

  • Individui con pacemaker e protesi simili
  • Donne in gravidanza
  • In prossimità di un dispositivo trans-dermico di medicinali, poichè potrebbe modificarne la distribuzione
  • Subito dopo aver mangiato: occorre attendere 90 minuti dopo ogni pasto